Con l’arrivo della bella stagione cresce la voglia di benessere e relax, magari con una nuotata in acqua fresca. Per chi abita lontano dal mare, però, una buona soluzione può essere l’installazione di una piscina.
Sia che si voglia realizzare una piscina nel giardino della propria villa sia che si voglia realizzarla nel proprio condominio, è importante saper scegliere tra le diverse tipologie esistenti.
Inoltre, è importante sapere come funziona il processo di filtrazione della piscina e quali metodi utilizzare per disinfettare l'acqua.
La classificazione delle piscine
Ai fini igienico sanitari, le piscine sono classificate in base a: destinazione, caratteristiche ambientali e strutturali, tipo di utilizzazione.
In base alla loro destinazione le piscine si distinguono in varie categorie:
- piscine di proprietà pubblica o privata, destinate ad utenza pubblica;
- piscine facenti parte di condomìni e destinate esclusivamente all’uso privato da parte degli aventi titolo e loro ospiti;
- piscine private, ad uso esclusivo di una singola unità immobiliare;
- piscine ad usi speciali collocate all’interno di strutture di cura, di riabilitazione, termale, la cui disciplina è definita da normativa specifica.
In base alle caratteristiche strutturali ed ambientali le piscine si distinguono in:
- piscine scoperte, ovvero costituite da complessi con uno o più bacini artificiali non confinati entro strutture chiuse permanenti;
- piscine coperte, costituite da complessi con uno o più bacini artificiali confinati entro strutture chiuse permanenti;
- piscine di tipo misto, bacini artificiali scoperti e coperti utilizzabili anche contemporaneamente;
- piscine di tipo convertibile, costituite bacini artificiali nei quali gli spazi destinati alle attività possono essere aperti o chiusi in relazione alle condizioni atmosferiche.
In base alla loro utilizzazione, si suddividono in base allo scopo delle singole vasche: usate per fare il bagno o per nuotare, per relax, per usi termali o scopi agonistici.
Piscine: i requisiti
Per ragioni d’igiene tutte le piscine sono dotate di impianto di filtrazione che consente, insieme all’uso di prodotti chimici, il mantenimento della trasparenza e balneabilità dell’acqua e riscaldatori che permettono di regolare la temperatura dell’acqua.
Inoltre, indipendentemente dalla diversa installazione, ogni piscina deve essere dotata di impianto di depurazione costituito di solito da una pompa di riciclo. Tra i principali dispositivi che concorrono alla filtrazione dell’acqua ci sono: 1) Filtro a sabbia, un recipiente contenente per due terzi sabbia di quarzo che depura l’acqua dagli inquinanti; 2) Pompa con prefiltro, un piccolo filtro anticorrosione adatto ad acque con cloro; 3) Skimmer, un dispositivo collegato alla pompa di aspirazione che permette la pulizia della superficie dell'acqua.
In più, nel caso di piscine condominiali sarà necessario rispettare ulteriori requisiti; ad esempio i pavimenti e le pareti, per un'altezza > 2 m, dovranno essere rivestiti in materiale lavabile, resistente all'azione dei comuni disinfettanti e di facile pulizia e gli arredi o accessori dovranno essere realizzati in modo da consentire facile pulizia e non presentare rischi per l'incolumità dei frequentatori.
Cosa richiedere per realizzare una piscina
Generalmente la realizzazione di una piscina, comportando interventi edili invasivi e d’impatto significativo, richiede il Permesso di Costruire. La richiesta va presentata insieme ai documenti di proprietà, gli elaborati progettuali e l’autocertificazione circa la conformità del progetto alle norme igienico sanitarie.
Nei casi di piscine private (soprattutto se si tratta di piscine fuori terra), spesso considerate come “pertinenza” dell’abitazione, è possibile presentare la Scia.
In più, chi intende realizzare una piscina condominiale deve inviare all'Azienda Sanitaria Locale nel cui territorio è ubicata la piscina, una comunicazione, firmata dal responsabile del progetto, nella quale sono contenuti le specifiche tecniche (dati identificativi del responsabile della piscina, categoria, gruppo e tipologia della piscina, numero massimo ammissibile di frequentatori, documentazione tecnica, ecc).
Piscine fuori terra e interrate
Le piscine possono essere ‘fuori terra’ o ‘interrate’ a seconda di come vengono realizzate.
Le piscine fuori terra sono una buona soluzione per coloro che non vogliono intraprendere lavori troppo invasivi (scavi nel giardino), soprattutto se s’intende realizzare una piscina di dimensioni limitate. Risultano essere più economiche e di più veloce realizzazione rispetto a quelle interrate, poiché spesso hanno una profondità e delle forme standard (rettangolari, ovali, circolari, ottagonali ecc).
Se si opta per la realizzazione di piscine fuori terra removibili si potrebbero superare eventuali ostacoli di carattere burocratico in quanto, essendo un’opera non fissa, non è soggetta a tutte le autorizzazioni che si applicano a strutture fisse. Le più economiche sono quelle costituite da un telo in PVC resistente agli agenti chimici ed i raggi UV che viene sostenuto grazie ad una struttura in acciaio; tuttavia esistono altre tipologie fuori terra (in legno o acciaio) più robuste ma che richiedono anche maggiori autorizzazioni.
La realizzazione di piscine interrate permette una maggiore libertà compositiva: si possono scegliere forme e profondità illimitate. Tuttavia richiede lavori invasivi, costi maggiori e tempi più lunghi rispetto a quella fuori terra in quanto rappresenta una modifica sostanziale della proprietà e per questo necessita di permessi specifici.
Le piscine interrate possono essere in calcestruzzo rivestito con materiale impermeabile ed eventualmente delle piastrelle oppure in materiale plastico o in acciaio.
Rivestimenti piscine
Oltre alla tipologia di piscina, è importante scegliere un adeguato tipo di rivestimento; i rivestimenti giocano un ruolo fondamentale sotto l’aspetto estetico (il colore e la finitura dei materiali potrebbero cambiare il riflesso dell’acqua) e prestazionale (i rivestimenti devono sopportare la sollecitazione dovuta alla pressione dell’acqua, resistere ai trattamenti chimici per l’igienizzazione dell’acqua e garantire una tenuta antiscivolo).
Bordi per piscina
Per un’adeguata costruzione della piscina è necessario anche pensare alla pavimentazione esterna, che dovrà rispettare adeguati requisiti di igiene e sicurezza.
Coperture per piscina
Per una protezione efficace della piscina dagli agenti atmosferici durante i periodi dell’anno freddi e dall’inquinamento esterno (insetti, foglie, pioggia, polvere e altre impurità), bisogna ricorrere alle coperture per piscine.
Esistono varie soluzioni di coperture per piscine: coperture a tapparella (con doghe coibentante che quando non vengono utilizzate si sistemano in un apposito cassonetto); coperture telescopiche (a moduli scorrevoli, permettono di creare un nuovo spazio coperto e diventano un vero e proprio elemento d’arredo esterno in grado di proteggere la piscina dagli agenti atmosferici) o coperture isotermiche ( un ‘telo’ a bolle in polietilene o a mousse in materiale geo sintetico impermeabile che isola la piscina dalle impurità e previene l’evaporazione dell’acqua limitandone anche l’escursione termica durante la notte).